Terme del Corallo, dov’è la volontà
di agire?
Che non ci sia la volontà
nell’operazione di recupero delle terme è ormai chiaro.
Aggrapparsi alla motivazione: -“
fintanto che non si presenterà un soggetto privato disposto ad
accollarsi la gestione del Complesso termale non si potrà iniziare
un discorso di recupero”, ne è la chiara dimostrazione. Non ha
alcun senso dare il “contentino” alla cittadinanza della bonifica
del parco spendendo 600.000 euro e lasciare una carcassa al suo
centro, sottolineando ancora di più l’enorme degrado della
struttura. E’ come pulire attorno ad una ferita e non curare il
focolaio d’infezione. L’atto di volontà che chiedo e chiediamo è
quello di fare un progetto di recupero al grezzo della struttura con
tanto di costi parziali, in modo che, diventi un cantiere in
progress, con lotti di realizzazione a scaglioni, così da avviare un
flusso di sovvenzioni che consentano la “vera” messa in
sicurezza. Sovvenzioni che non è escluso che si possano trovare come
è stato dichiarato dal Comune. E’ veramente ridicolo quando sento
raccontare la modalità della messa in sicurezza che intendono
realizzare: transenne, puntelli e fasciature. Ma vogliamo scherzare?
Questa è una messa in sicurezza? Questo eviterà i crolli futuri? O
semplicemente oscurerà per sempre la costruzione dalla possibilità
che qualcuno vedendola possa spingersi a chiedere perché? E’
oscurantismo (se vogliamo spingerla oltre) ?
La gestione è un problema successivo e
va affrontato in un secondo momento, l’imminenza è assolutamente
il restauro.
Nel
sito del Ministero per i Beni e le Attività Culturali si può
leggere il
Testo
del decreto del Presidente della Repubblica 26 novembre 2007, n. 233,
coordinato con le
modifiche apportate dal D.P.R..2 luglio 2009, riguardo al
“Regolamento
recante organizzazione degli Uffici di diretta collaborazione del
Ministro per i beni e le attività culturali”.
Art.
7
Direzione
generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte
contemporanee
2.
In particolare, il Direttore generale:
s)
ammette ai contributi economici le opere architettoniche dichiarate
di importante carattere artistico e gli interventi riconosciuti di
particolare qualità architettonica e urbanistica ai sensi
dell'articolo 37 del Codice.
Io
non sono una esperta nel settore ma questo ci è di aiuto, perchè
non tentare?
Se si avvia questo percorso di Restauro
può darsi che altri soggetti si affaccino e collaborino in virtù
del fatto di vedere la volontà da parte dell’Amministrazione di
operare in tal senso.
Ma se mai si inizia, mai si potrà
pensare di poterlo fare in un futuro.
Silvia Menicagli
ma non capite che aspettano che il tempo renda irrecuperabile tutto per poi demolire e costruire l'ennesimo mostro, onde far guadagnare i soliti amici della parrocchietta ? 50 anni di dittatura mafiosa comunista hanno così sopito le menti ? povera disgraziata livorno....
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