domenica 14 aprile 2013

Lettera 12.12.10


Terme del Corallo, dov’è la volontà di agire?

Che non ci sia la volontà nell’operazione di recupero delle terme è ormai chiaro.
Aggrapparsi alla motivazione: -“ fintanto che non si presenterà un soggetto privato disposto ad accollarsi la gestione del Complesso termale non si potrà iniziare un discorso di recupero”, ne è la chiara dimostrazione. Non ha alcun senso dare il “contentino” alla cittadinanza della bonifica del parco spendendo 600.000 euro e lasciare una carcassa al suo centro, sottolineando ancora di più l’enorme degrado della struttura. E’ come pulire attorno ad una ferita e non curare il focolaio d’infezione. L’atto di volontà che chiedo e chiediamo è quello di fare un progetto di recupero al grezzo della struttura con tanto di costi parziali, in modo che, diventi un cantiere in progress, con lotti di realizzazione a scaglioni, così da avviare un flusso di sovvenzioni che consentano la “vera” messa in sicurezza. Sovvenzioni che non è escluso che si possano trovare come è stato dichiarato dal Comune. E’ veramente ridicolo quando sento raccontare la modalità della messa in sicurezza che intendono realizzare: transenne, puntelli e fasciature. Ma vogliamo scherzare? Questa è una messa in sicurezza? Questo eviterà i crolli futuri? O semplicemente oscurerà per sempre la costruzione dalla possibilità che qualcuno vedendola possa spingersi a chiedere perché? E’ oscurantismo (se vogliamo spingerla oltre) ?
La gestione è un problema successivo e va affrontato in un secondo momento, l’imminenza è assolutamente il restauro.
Nel sito del Ministero per i Beni e le Attività Culturali si può leggere il
Testo del decreto del Presidente della Repubblica 26 novembre 2007, n. 233, coordinato con le modifiche apportate dal D.P.R..2 luglio 2009, riguardo al
Regolamento recante organizzazione degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro per i beni e le attività culturali”.
Art. 7
Direzione generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee
2. In particolare, il Direttore generale:
s) ammette ai contributi economici le opere architettoniche dichiarate di importante carattere artistico e gli interventi riconosciuti di particolare qualità architettonica e urbanistica ai sensi dell'articolo 37 del Codice.
Io non sono una esperta nel settore ma questo ci è di aiuto, perchè non tentare?
Se si avvia questo percorso di Restauro può darsi che altri soggetti si affaccino e collaborino in virtù del fatto di vedere la volontà da parte dell’Amministrazione di operare in tal senso.
Ma se mai si inizia, mai si potrà pensare di poterlo fare in un futuro.


Silvia Menicagli

1 commento:

  1. ma non capite che aspettano che il tempo renda irrecuperabile tutto per poi demolire e costruire l'ennesimo mostro, onde far guadagnare i soliti amici della parrocchietta ? 50 anni di dittatura mafiosa comunista hanno così sopito le menti ? povera disgraziata livorno....

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